Sabato mattina, giusto in tempo per il week end di Pasqua, sono stati installati i pannelli informativi della campagna “parola chiave rispetto”, iniziativa promossa da CAI Sezione Pino Torinese ed IMBA Italia in concerto con l’Ente Parco Aree protette Po piemontese ed il supporto di GS Sassi, Greentoso, SingleTrack Torino e Di Tutti i Sentieri.
I pannelli esordiscono con il titolo “Benvenuta/o sui sentieri della collina di Torino: fai la tua parte e rispetta queste semplici regole per l’uso sostenibile della MTB in questo luogo bellissimo” ed elencano le dieci regole base che ogni biker dovrebbe rispettare per una buona convivenza con tutti gli altri fruitori dei sentieri ed il rispetto della natura:
- Rispetta la natura
- Pianifica le uscite
- Resta sul sentiero
- Evita i sentieri in caso di fango
- Non modificare il sentiero
- Guida con prudenza
- Rispetta gli altri
- Annuncia il tuo arrivo
- Dai la precedenza
- Sorpassa in sicurezza
Se da un lato è estremamente positivo che sempre più persone decidano di trascorrere parte del proprio tempo libero all’aperto praticando sport dall’altro il boom di presenze nei boschi Torinesi ha indubbiamente creato una pressione notevole su una rete sentieristica che, seppur molto vasta, vede la stragrande maggioranza del “traffico” concentrato su un numero ridotto di sentieri.
Complice il bonus bici e la necessità di praticare sport vicino a casa in seguito alle restrizioni sugli spostamenti imposte dall’emergenza sanitaria molti Torinesi hanno riscoperto i boschi di Superga e della Maddalena ed i molti sentieri che si diramano sulle due colline a due passi dal centro cittadino.
Questo incremento esponenziale dei fruitori dei sentieri, se non ben gestito, rischia di portare a potenziali situazioni di attrito fra i biker, gli escursionisti, i proprietari dei terreni e gli abitanti delle molte frazioni e piccoli villaggi che sorgono nelle immediate vicinanze dei sentieri.
Giocando di anticipo nasce quindi il progetto di sensibilizzazione “parola chiave rispetto” ideato da Andrea Miglioretti, Presidente della sezione CAI di Pino Torinese, IMBA Italia e Francesco Cerchio di GS Sassi in concerto con il Parco Po’ piemontese con il supporto di Mario Ginevro di Greentoso che ha realizzato le grafiche ed altre realtà del territorio come SingleTrack Torino e Di Tutti i Sentieri. Grazie al supporto ed alla disponibilità dell’Ente Parco ed alla collaborazione fra le diverse associazioni si è quindi concretizzata la realizzazione di diversi pannelli per suggerire quelle regole che tutti i bikers dovrebbero rispettare quando si pratica la Mountain Bike.
L’accesso ai sentieri per i biker è un bene prezioso che può rivelarsi fragile se dato per scontato, dobbiamo essere tutti educati e rispettosi del prossimo e della natura per far sì che i nostri spazi verdi possano essere sempre più una palestra civile e condivisa per attività motorie all’aperto, nel rispetto della natura, degli utenti e delle proprietà private su cui transitiamo.
Siamo fiduciosi che tutti insieme sapremo rendere i boschi della collina Torinese ed i parchi cittadini luoghi virtuosi e sempre più belli. Sarà compito di ognuno “rinascere” nel modo di comportarsi e di dialogare.
L’iniziativa ha da subito raccolto molti commenti positivi fra i biker locali e l’interesse di altri enti ed associazioni che operano nei dintorni del capoluogo Piemontese, ci auguriamo quindi che a breve il progetto si possa espandere ad altre zone del Torinese.
4 commenti su “Campagna “parola chiave rispetto” sulla condivisone ed il rispetto dei sentieri a Torino nel Parco di Superga”
Bellissima iniziativa
Grazie Tamara!
Bravissimi! Ottima iniziativa. Sono un biker di settant’anni suonati e mi consuidero un pioniere di questo bellissimo passatempo, ho iniziato questa attività ancor prima che comparisse la mountainbike, utilizzando bici da ciclocross opportunamente adattate alla meglio nel lontano 1980/85; rimango però convinto che la fruizione dei sentieri sia ancor prime che dei ciclisti, dei pedoni, se pur sostengo che lagibilita di molti sentieri sia iniziata per merito di noi ciclisti ( all’inizio della nostra attività c’erano pochissimi sentieri e pieni di rovi) poi via via percorrendoli e spesso pulendoli. ( premetto che io e altri ciclisti giriamo sempre muniti di cesoie tagliarovi e seghetto pieghevole nelle tasche per migliorare e rendere agibili i percorsi più nascosti). Oggi esiste una interminabile rete di percorsi per tutti i gusti e capacità tecniche, ma è indispensabile che si percorrano ci buon senso e all’incontro con escursionisti a piedi così come in prossimità di abitati, si moderi la velocità e perché no si chieda gentilmente permesso.
Tutto ciò per non trovarci un domani con dei divieti imposti per decreti regionali. In previsione anche dell’aumento dei biker che comporterà l’introduzione recente delle eBike.
Ben detto Sergio, grazie per il tuo contributo!